Come ottenere un rimborso della Addizionale provinciale sull’energia elettrica

Stiamo seguendo diverse imprese per il recupero della Addizionale Provinciale sulle Accise dell’Energia Elettrica.

Due recenti sentenze della Cassazione del 2019 la n. 27099/19 e la n. 29980/19 hanno statuito l’illegittimità delle accise provinciali applicate sul prelievo di energia elettrica fino al 31.12.11.

Nel 2012 sono state abrogate appunto perché contrarie alla disciplina europea.

Nello specifico tali addizionali venivano pagate dai titolari di utenze elettriche non domestiche sui consumi fino ai kWh 200.000 mensili.

Il principio di diritto è il seguente: “L’addizionale provinciale alle accise sull’energia elettrica di cui all’art. 6, D.L. n. 511/1988, nella sua versione, applicabile ratione temporis, successiva alle modifiche introdotte dall’art. 5, comma 1, D.Lgs. n. 26/2007, va disapplicata per contrasto, con l’art. 1, comma 2, Direttiva n. 2008/118/CE, per come interpretati dalla Corte di Giustizia della UE rispettivamente con le sentenze del 5 marzo 2015, Causa C-553/13, e 25 luglio 2018, Causa C-103/17”.

Con la Sentenza n. 27099 del 23 ottobre 2019, la Corte di Cassazione ha ulteriormente precisato che “Il consumatore finale di una fornitura di energia elettrica sulla quale sia state addebitate le imposte addizionali può esperire, in sede civilistica, l’ordinaria azione di ripetizione dell’indebito direttamente nei confronti dell’erogatore del servizio”.

Ad oggi quindi, stante la prescrizione decennale, vi sono ancora bollette che contengono tali accise da recuperare per gli anni 2010 e 2011.

Vi è quindi l’urgenza di interrompere subito la prescrizione.

Per chi è interessato ad approfondire la questione mi scriva una mail per fissare un appuntamento 

Avv. Alessandro Filippi

venezia@lexhub.it

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